Mikado Europapolitik

Svizzera-Europa: la fine della paralisi

Comunicato stampa

Il "no" storico all'iniziativa di disdetta dimostra che la Svizzera vuole partecipare attivamente al suo futuro in Europa. È arrivato il momento che il Consiglio federale e i partiti superino la loro inerzia sul dossier europeo e che assumano il la loro responsabilità di definire le nostre relazioni con l'Unione europea.

La Svizzera vuole continuare a far parte di un'Europa che agisce in modo coordinato, coglie le opportunità comuni e affronta insieme le sfide del futuro. Dicendo chiaramente “no” all'iniziativa di disdetta dell'UDC, le elettrici e gli elettori hanno espresso ancora una volta il loro sostegno a una cooperazione stretta con l'Unione.

Partecipando a un'ampia alleanza contro l'iniziativa di disdetta, Operazione Libero ha focalizzato la sua campagna sulla dimensione umana della libera circolazione delle persone: "Nessuno è solo un fattore di produzione".

Finiamola con gli atti di sabotaggio!

Per la quarta volta consecutiva, il popolo svizzero respinto un attacco dell'UDC alla buona cooperazione con l'UE. È la settima votazione popolare in cui viene confermata e rafforzata l'intensa cooperazione bilaterale che la Svizzera ha avviato 21 anni fa. “L'UDC deve accettare la volontà del popolo e a non insabbiare ulteriormente gli ingranaggi della democrazia.” spiega Laura Zimmermann, copresidente di Operazione Libero. “Gli atti di sabotaggio dell’UDC devono finalmente cessare di paralizzare le relazioni tra la Svizzera e l'UE. Le cittadine e i cittadini svizzeri hanno il diritto di definire attivamente il loro futuro in Europa e con l'Europa in un processo politico serio.” Il nostro Paese, infatti, non deve solo garantire gli accordi con l'Unione, ma anche formulare nuovi obiettivi di politica europea.

All'annuncio dei risultati, il responsabile della campagna Renato Perlini confronta lo stato della politica europea svizzera con una partita di Mikado: "Chi fa la prima mossa perde. Tutti hanno paura di uscire dalla loro paralisi". Secondo Perlini, da oggi in poi bisogna superare questa attitudine.

E se parlassimo del futuro?

Le turbolenze, le crisi e le minacce dell'ultimo decennio, le dinamiche della politica mondiale e le prospettive per i prossimi anni dimostrano l'importanza di un'Europa unita. La democrazia, lo Stato di diritto e le libertà fondamentali devono essere protette e difese nel continente - è questa la missione centrale dell'Unione. 

La Svizzera fa parte di questa Europa - e deve partecipare attivamente alla definizione del suo futuro. A tal fine, le forze politiche devono finalmente superare la loro paralisi in materia di politiche europee. Il Consiglio federale e i partiti politici costruttivi devono risolvere il più grande problema strutturale per la Svizzera: la relazione istituzionale con l'Europa. È questo il loro dovere e la loro responsabilità. Gli elettori hanno espresso chiaramente la loro volontà di partecipare e di votare sul futuro della Svizzera in Europa.

Till Burckhardt
Membro del comitato direttivo

Laura Zimmermann
Copresidente Operazione Libero

Michi Rüegg
Responsabile comunicazione Operazione Libero

Foto per i media

Il vicolo cieco come allegoria: Sulle questioni europee chi fa la prima mossa perde. Operazione Libero rompe il ghiaccio.

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